Bears from the Boot 
Gli orsetti...
dallo stivale (d'Italia)!
 

Il nome Bears From The Boot (‘Orsetti dallo Stivale’) è stato scelto per evidenziare l’origine dei miei orsacchiotti richiamando alla forma di stivale dell’Italia, e per far conoscere a tutti che anche nel nostro paese esistono artisti e collezionisti di questo simpatico compagno di giochi.

I miei primi tentativi per creare un orsetto risalgono al 1996, quando mi venne regalato un libretto con le spiegazioni di come far nascere un simpatico pupazzo da un qualsiasi pezzo di stoffa. Con i risultati non troppo convincenti, passato l’entusiasmo della novità, decisi di lasciar perdere.

E’ stato poi nel 1998, durante in mio soggiorno in Inghilterra, che tutto è ricominciato.

Abitando vicino a Londra ho avuto la possibilità di visitare alcune esposizioni e fiere, per non parlare di mercatini di antiquariato ed ogni tipo di negozio dove orsacchiotti nuovi o vecchi erano facili da trovare. Con tutti questi stimoli e voglia di creare, ho ripreso ago e filo e, con scampoli di stoffe colorate e pellicce sintetiche trovati in un negozietto locale, ho riprovato; poi sono riuscita a trovare un po’ di mohair, occhi di vetro e materiali di qualità e… da quel momento ho iniziato un’intensa produzione di orsetti!

I materiali che uso normalmente sono mohair tedesco e inglese, pelle scamosciata, velluto di cotone (suedette) o mohair rasato per i cuscinetti delle zampe; joints in cartone e metallo per le articolazioni e occhi di vetro tedeschi con occhiello singolo.

La maggior parte dei miei orsi sono riempiti con una miscela di cotone sintetico (poliestere) e pellets in plastica, anche se a volte mi piace usare la lana di legno per quelli che ricordano gli orsetti di inizio secolo.

Successivamente ho aggiunto dei pallini di acciaio o pacchettini di sabbia per conferire un maggior peso e più posabilità ad alcuni orsetti.

Lavoro con diverse qualità di mohair, ma il tipo che preferisco è ‘sparse’ e ‘distressed’, a pelo rado, in quanto aiuta a conferire agli orsacchiotti un aspetto invecchiato, ricordando quelli tutti stropicciati e consumati dalle coccole. Per gli orsetti più piccoli prediligo la setosa viscosa...

Tutti i miei orsetti sono completamente snodabili, con 5 articolazioni; di solito sono creazioni uniche o edizioni limitate a pochi pezzi, in quanto mi diverte creare sempre nuovi personaggi e vedere tanti musini diversi ogni volta che cambio la posizione degli occhi o la curvatura della bocca!

Non essendo molto attivo il collezionismo in Italia, ho avuto diverse collaborazioni estere, tra cui la creazione di orsetti in esclusiva per la ditta americana Cooperstown Bears ed altri per Uniques Collectables in Inghilterra e Bear Garden in Taiwan; ho partecipato alla fiera di teddy bears londinese Hugglet’s Festival per due volte consecutive, nel 2001 e 2002, come unica rappresentante dell’Italia, cosa per cui sono particolarmente orgogliosa.

I miei orsetti sono stati “adottati” in varie parti del mondo, tra cui Inghilterra, Svizzera, Germania, USA, Belgio, Taiwan e Giappone… ed è una soddisfazione sapere che le mie creazioni –ed un altro pezzetto di Italia – siano apprezzati anche così lontano!

Dopo diversi anni di interruzione (per impegni famigliari) l'anno 2017 mi ha portato un nuovo slancio e tanta energia per riprendere questa mia grande passione…

Ed eccomi qua!

nota: i miei orsetti si intendono per Collezionisti
non adatti a bambini sotto i dieci anni di età

 
 
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